L’associazione, tra gli obiettivi previsti a statuto, persegue anche:
- la diffusione di una cultura collettiva che rispetti e valorizzi le differenze tra le persone, che metta in grado le persone che vivono la condizione di una malattia mentale di condurre vite soddisfacenti e produttive, usando le loro capacità e risorse per contribuire, come cittadini a pieno titolo, ad arricchire la nostra società;
- attività per sradicare ogni forma di discriminazione;
- informazione e formazione sulla salute mentale e sui diritti di cittadinanza per utenti, familiari, volontariato e privato sociale;
- creazione di altre associazioni con gli stessi obiettivi.
In questa ottica, l’associazione, peraltro unica della zona dei Nebrodi, ha fornito supporto telefonico e/o in presenza alle tante famiglie che ne hanno fatto richiesta e che continuano a farlo.
Inoltre l’associazione effettua periodicamente delle brevi video-interviste (podcast) a persone che hanno sofferto di disturbi mentali, a familiari ed a professionisti della salute, mentale e non solo, con l’intento di fornire alla cittadinanza informazioni certe ed esperienze di vita vissuta nella convinzione, nella convinzione che il pregiudizio nasce in primis dalla non conoscenza o da una conoscenza parziale e condizionata dai tanti luoghi comuni.
Nel contempo l’associazione è stata ideatrice e co-fondatrice e legale rappresentante pro-tempore di una rete che mette assieme le singole associazioni regionali e nazionali e singoli familiari e utenti, rete che oggi vanta la presenza in 17 regioni d’Italia con ben 20 associazioni aggregate e con una rappresentanza di circa 2.000 persone.
Tale rete, tra le tante attività svolte, nell’ottica di incentivare la ricerca, ha stipulato un protocollo d’intesa con l’università Alma Mater Studiorum di Bologna, protocollo che prevede una ricerca qualitativa(tutt’ora in corso) su violenza endofamiliare, disturbi mentali, servizi e agenzie del controllo sociale.