L’odv Maria Regina si è occupata e si occupa della riqualificazione del “Parco Urbano” che è stato realizzato nell’ambito di un processo che ha portato alla trasformazione della vecchia stazione ferroviaria di Camaro superiore in uno spazio destinato ad attività sportive, culturali e per il tempo libero con aree giochi per bambini e spazi per anziani.
Un percorso di co-progettazione, frutto del protocollo d’intesa “Volontariato in stazione” sottoscritto nel 2016 da Rfi e l’associazione Maria Regina presieduta da Franco Lisi in collaborazione con il CESV Messina ETS, che poi si è allargato e strutturato nell’ambito del Bando per la riqualificazione delle periferie urbane co-finanziato dal Comune e inserito all’interno del “Progetto Capacity” promosso dalla Fondazione di Comunità di Messina nel 2019.
PROGETTO
Titolo del progetto: “Giovani, Diritti, Parole e Azioni contro la Violenza”
Il progetto si colloca nell’ambito: prevenire e contrastare la violenza di genere in ogni sua forma.
Obiettivi
Obiettivi generali sono:
- contribuire alla prevenzione della violenza di genere e alla decostruzione degli stereotipi sessisti tra i giovani;
- promuovere una cultura della parità, del rispetto e della non discriminazione.
Obiettivi specifici sono:
- informare e sensibilizzare i giovani sui temi della violenza di genere, del consenso e dell’uguaglianza;
- offrire spazi formativi partecipati e laboratoriali per la riflessione critica;
- attivare processi di cittadinanza attiva e protagonismo giovanile; stimolare la responsabilità collettiva e l’intervento comunitario.
Attività
Le attività sono:
- 1 Percorso formativo “Parole e Sguardi”;
- 6 incontri tematici da 2 ore con esperti/e (psicologi, giuristi, sociologi, educatori) su “Che cos’è la violenza di genere”, “Il ciclo della violenza e le sue forme (fisica, psicologica, economica, digitale)”, “Stereotipi e linguaggi sessisti”, “Affettività e consenso”, “Social media e rappresentazione di genere”, “Normativa e strumenti di tutela”. Metodologia utilizzata: interattiva, dialogica, supportata da materiali audiovisivi.
- 2 Laboratori esperienziali “Io mi racconto”
- 4 laboratori pratici, a gruppi misti: Teatro dell’Oppresso, Storytelling autobiografico e digitale, Disegno sociale e graffiti urbani, Fotografia narrativa. Obiettivo: favorire l’espressione delle emozioni, l’empatia, l’autoanalisi e la narrazione del sé.
- Campagna di sensibilizzazione “StopViolenza” co-progettata dai partecipanti attraverso: Podcast e video-interviste, installazioni artistiche e murales nel parco urbano, una giornata pubblica conclusiva con mostra e performance artistiche, diffusione sui social media e nelle scuole partner.
- Formazione peer-to-peer: selezione e formazione di 10 giovani “ambasciatori del rispetto”, che diventeranno facilitatori nelle scuole del territorio, con toolkit operativo.
- Monitoraggio partecipato e restituzione: creazione di un diario di bordo collettivo, focus group finali per la valutazione qualitativa.
Risultati attesi
I risultati attesi sono:
- maggiore consapevolezza tra i giovani sulle tematiche di genere e sulle dinamiche della violenza;
- acquisizione di strumenti critici, linguistici ed emotivi per contrastare discriminazioni e atteggiamenti violenti;
- aumento del protagonismo giovanile e della partecipazione civica;
- attivazione di un presidio permanente di cultura e non violenza nel territorio di Camaro;
- produzione di materiali multimediali originali e diffusione di messaggi positivi;
- formazione di una rete di giovani peer educator sul territorio.
Sostenibilità e follow-up
Il progetto prevede la creazione di un presidio giovanile permanente nel Parco urbano, con cadenza mensile, gestito dai giovani formati, per continuare attività di confronto, cineforum, lettura e azioni di comunità.
Inoltre, si intende candidare il progetto ad altri bandi regionali o nazionali per proseguire il percorso formativo nelle scuole e coinvolgere nuove fasce di popolazione.
Beneficiari diretti e indiretti
I beneficiari diretti del progetto sono i giovani di età compresa tra i 14 e i 30 anni, residenti
prevalentemente nel territorio di Messina e delle sue periferie, con particolare attenzione ai quartieri
a maggior rischio di marginalità sociale come Camaro Superiore. Il gruppo target comprende
studenti delle scuole secondarie di secondo grado, universitari, NEET (giovani che non studiano né
lavorano), volontari e giovani già attivi nel terzo settore. Si tratta di un’utenza eterogenea per
genere, background culturale e condizioni socioeconomiche, accomunate dal bisogno di spazi sicuri,
stimoli educativi e opportunità di partecipazione civica.
I beneficiari indiretti includono famiglie, insegnanti, educatori e operatori dei servizi, che
beneficeranno dell’azione trasformativa e e delle ricadute positive del progetto sulle comunità
educanti.
Le modalità di ingaggio prevendono un’articolata strategia di outreach:
- collaborazione con scuole, parrocchie, associazioni e centri giovanili del territorio.;
- incontri di presentazione del progetto presso gli istituti scolastici e universitari;
- attivazione di una campagna socila promossa attraverso i canali dell’Associazione e die partner, con
linguaggi visivi e accessibili ai giovani; - coinvolgimento di peer educator e influencer locali per diffondere messaggi e stimolare l’interesse;
utilizzo del Parco urbano della ex stazione come spazio attrattivo per eventi, laboratori e momenti
informali di socializzazione.
L’approccio è inclusivo, orizzontale e partecipativo, con attenzione particolare all’ascolto dei bisogni
dei giovani e alla costruzione di relazioni di fiducia e corresponsabilità.
Il progetto si fonda sull’apporto essenziale dei volontari dell’Associazione Maria Regina e su una
rete estesa di cittadini attivi che negli anni hanno contributo alla rigenerazione e alla gestione del
Parco urbano della ex stazione ferroviaria di Camaro Superiore. I volontari non saranno solo una
risorsa operativa, ma protagonisti della costruzione di comunità, della trasmissione di valori e della
sostenibilità sociale del progetto.
Mappatura delle competenze e definizione dei ruoli
In fase preliminare sarà realizzata una ricognizione delle competenze, esperienze e motivazioni dei volontari già attivi e di nuovi volontari interessati ad aderire al progetto. Attraverso colloqui e strumenti partecipativi, saranno individuati ruoli specifici, coerenti con le attitudini di ciascuno:
- supporto logistico e organizzativo durante le attività formative e laboratoriali;
- accoglienza e facilitazione nelle attività di gruppo con i giovani;
- supporto nella comunicazione e documentazione (foto, video, social);
- tutoraggio e accompagnamento dei peer educator;
- cura degli spazi e allestimenti nel Parco urbano;
- gestione delle relazioni con il territorio e le famiglie.
Formazione dei volontari
Per garantire un apporto qualificato e consapevole, sarà attivato un modulo formativo iniziale specifico
per i volontari, incentrato su:
- nozioni base sulla violenza di genere e la discriminazione;
- tecniche di ascolto attivo, comunicazione non violenta e gestione dei gruppi;
- strumenti di facilitazione e partecipazione attiva;
- elementi di primo soccorso emotivo per supportare i giovani in difficoltà.
Saranno inoltre previsti momenti di aggiornamento periodico durante l’intero percorso progettuale.
Coinvolgimento attivo nella progettazione e realizzazione
I volontari saranno parte integrante del gruppo di co-progettazione delle attività: contribuiranno con idee, proposte, suggerimenti e supporto nella definizione di contenuti e metodologie. Il loro coinvolgimento diretto nelle fasi di preparazione e attuazione favorirà senso di appartenenza, corresponsabilità e condivisione degli obiettivi.
Valorizzazione dell’esperienza e riconoscimento del contributo
L’apporto volontario sarà riconosciuto attraverso:
- attestati di partecipazione e lettere di referenza;
- valorizzazione pubblica del ruolo dei volontari durante eventi, comunicazioni e materiali divulgativi;
- spazi di ascolto e confronto per raccogliere bisogni e riflessioni;
- restituzione finale dell’impatto sociale generato anche grazie alla loro presenza;
- occasioni informali di socializzazione, convivialità e team building.
Continuità oltre il progetto
Il coinvolgimento dei volontari sarà orientato alla costruzione di un presidio educativo permanente
all’interno del Parco urbano. I volontari formati e motivati potranno contribuire anche al prosieguo delle
attività, alla promozione di iniziative analoghe e alla presa in carico delle relazioni con la rete educativa
del territorio.
Apertura a nuovi volontari
Il progetto prevede campagne di apertura verso nuovi cittadini, giovani e adulti, che desiderano
impegnarsi nel sociale. Attraverso eventi pubblici, passaparola e attività nel quartiere, si promuoverà una
cultura del volontariato inclusiva, intergenerazionale e fondata sui valori della solidarietà, del rispetto e
della cittadinanza attiva